OsterReich(elt)

Kitzbuhel, ore 12.30. Aksel Lund Svindal ha appena tagliato il traguardo della Streif scalzando per soli 13 centesimi Bode Miller. L’americano è una statua di sale: nel tratto carosello-Steilhang è stato insuperabile, confermando che quando c’è da combinare coraggio, tecnica e incoscienza il numero uno è ancora lui, per distacco. Però, Bode aveva sporcato la sua performance con uno sbilanciamento in un anonimo tornante a sinistra dopo il salto del Seidlalm. Una leggerezza da 2 decimi, massimo 3, proprio quelli che gli sarebbero serviti a tenere dietro il norvegese. Svindal all’intermedio del Bruchenschuss vedeva Miller col binocolo (un secondo di distacco), ma da lì in poi è stato perfetto, sfruttando anche il percorso bis  di oggi senza Hausbergkante (neve insufficiente per preparare in sicurezza “La” diagonale del circo bianco). Intanto dal cancelletto è scattato Adrien Theaux: il francese divora la porta che immette sulla Mausefalle (la trappola per topi) e giunge terzo al termine di una prova super. Svindal viene preso d’assalto dai vip. Arnold Swcharzenegger, Niki Lauda e Bernie Ecclestone si complimentano col norvegese, che nel frattempo ha resistito all’attacco di Cristoph Innerhofer (4°), fantastico sul tecnico ma frustrato dai lunghi tratti di scorrimento. Lo svizzero Patrick Kueng, vincitore la settimana scorsa nella mutilata Wengen, conclude ad anni luce e la festa scandinava continua.

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Alla partenza ecco che si affaccia Hannes Reichelt, ultima cartuccia dello squadrone austriaco. I padroni di casa non vincono una discesa dal 2012, i giovani Max Franz e Matthias Mayer hanno ben figurato senza però eccellere, mentre un sempre più sbiadito Klaus Kroell ha fatto ancora cilecca (17°). I 50.000 sostenitori accorsi ai bordi della Streif, però, non rimangono delusi come i 30.000 di ieri (Matt e Hirscher out in slalom). Reichelt, infatti, conduce la gara dall’inizio alla fine, tagliando il traguardo con 21 centesimi di vantaggio rispetto a Svindal. Il parterre esplode: era dal 2006 che il pubblico austriaco non vedeva un suo beniamino sul primo gradino del podio della Streif (allora  vinse Michael Walchofer). Da domani l’Austria cambierà nome: si chiamerà OsterReich(elt).